Domenica 17 luglio 2022, le Segreterie Nazionali di UGL-TA e Unica hanno proclamato uno sciopero di 4 ore – dalle 14.00 alle 18.00 – di tutto il comparto operativo di Enav S.p.A.

La carenza di personale, ormai cronica, non è più sostenibile.

Il contratto di lavoro è scaduto da quasi tre anni e la Società, anziché negoziare eventuali nuovi istituti normativi con le Organizzazioni Sindacali, reinterpreta in modo unilaterale e inaccettabile le regole in essere.

Le strutture di molti impianti sono fatiscenti e
le condizioni di lavoro di molti colleghi risultano al limite della sopportazione. I processi aziendali che coinvolgono i dipendenti, direttamente legati alla qualità dei servizi istituzionali forniti da ENAV, vengono ormai da troppo tempo sviliti e
gestiti in modo superficiale, mirando esclusivamente a tagliare i costi del
personale.

Il know-how tecnologico, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una Società come ENAV, sconta errori macroscopici che ne appesantiscono i costi e lo sviluppo.

È chiaro che in tutti gli aeroporti italiani si produrranno disagi, frutto di un dialogo con le Parti Sociali che è ridotto ai minimi termini e la disaffezione da parte dei colleghi verso la Società è ormai un pericoloso dato di fatto.

D’altro canto l’assistenza al volo in Italia ha una regolamentazione così stretta che al
massimo si possono fare 9 giornate di sciopero in un anno e per un numero di ore che difficilmente copre l’intera giornata.

Quando accade, chiediamo all’utenza la pazienza di sopportare il disagio, perché prima o poi passeggeri lo siamo tutti e avere il personale che controlla il volo sempre  al massimo delle proprie
capacità è un diritto della collettività.

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