“La responsabilità politica e gestionale di questi fallimenti non può ricadere sui lavoratori. Servono risposte chiare, non scaricabarile. Vogliamo garantire ogni posto di lavoro”.
È quanto dichiara il segretario regionale della UGL Sicilia, Carmelo Giuffrida, a proposito del DDL n. 896 del 21 marzo 2025 “Riordino dei servizi e delle attività socio-assistenziali in Sicilia”. UGL Sicilia ha già trasmesso una nota ufficiale all’Assessore Albano e chiederà audizione alla I Commissione ARS che seguirà l’iter del disegno di legge.
Il segretario Giuffrida, accompagnato dal dirigente sindacale Masssimo Saeli, ha partecipato all’incontro all’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, per la presentazione del disegno di legge proposto dall’Assessore Nuccia Albano al governo Schifani. All’incontro, presieduto dai funzionari regionali Rosolino Greco e Antonio Giannettino, erano presenti anche alcuni commissari delle IPAB e le organizzazioni sindacali.
“Il DDL ha lo scopo di riordinare e liquidare le IPAB inattive o in forte deficit, stimato intorno ai 42 milioni di euro, con circa 60 enti già non operativi su 124 complessivi. Ogni passo però, deve essere fatto tutelando i lavoratori – sottolinea Giuffrida -. In particolare lascia perplessi il primo comma dell’articolo 34-ter, relativo al personale. Prevede la creazione di un elenco ad esaurimento presso l’Assessorato per il personale a tempo determinato selezionato con procedura pubblica, ma non sono chiare le modalità.
Il personale, oggi ridotto a circa 150 unità, – continua Giuffrida – va salvaguardato, anche tramite il trasferimento in strutture regionali, in sinergia con l’Assessorato alla Salute, considerando che molti lavoratori sono formati come OSS e OSA e potrebbero essere utilmente ricollocati nel sistema sanitario regionale.