Il Seg. Regionale UGL Mare e Porti Liguria – Giorgio Vallone – scrive una lettera aperta alla GNV contestando l’impiego di personale extracomunitario nelle qualifiche di Capo Servizio.
“Tale prassi – specifica Vallone, – attuata dall’azienda senza preventiva informazione sindacale, non permette al personale italiano/comunitario, che da anni ha
partecipato costantemente alla crescita aziendale, di avere una costanza di rapporto di lavoro ed una crescita professionale”.
Riteniamo ingiusto – aggiunge Vallone – mettere da parte il personale storico aziendale italiano in cambio di manodopera extracomunitaria a basso
costo al solo fine di risparmiare sul costo del lavoro in un’azienda dove l’utile è stato prodotto da personale fidelizzato italiano con Voi oramai da decenni”.
Anche il Coord. Reg. della Sicilia UGL Antonella Di Maio si associa alle parole del seg. Vallone “il personale marittimo extra–comunitario può essere imbarcato sulle unità navali con bandiera Italina solo nel caso di carenza di manodopera italiana/comunitaria, quest’ultimo, non può certo essere imbarcato in sostituzione del personale Italiano che, invece, rimane costretto a rimanere a casa in attesa della scadenza del contratto del marittimo extra – comunitario, manca il controllo e la vigilanza”.