A marzo, su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,1%, segnando un nuovo record. Rispetto a febbraio, l’occupazione cresce di 70mila unità (+0,3%).

Lo comunica l’Istat, diffondendo la stima provvisoria su occupati e disoccupati. Il numero degli occupati – 23 milioni 849mila – è superiore di 425mila unità (+1,8%) rispetto a marzo 2023, come conseguenza dell’incremento di 559mila dipendenti permanenti e di 46mila autonomi, a fronte della diminuzione di 180mila dipendenti a termine.
A marzo, su base mensile il tasso di disoccupazione scende al 7,2% (-0,2 punti), quello giovanile al 20,1% (-2,3 punti), mentre il tasso di inattività è stabile al 33,0%. Lo comunica l’Istat, diffondendo la stima provvisoria su occupati e disoccupati.

“Di contro abbiamo dei dati in Sicilia che sono mortificanti, l’isola di fatto sta restando indietro – dichiara il Commissario Reggente dell’UGLSicilia, Vincenzo Abbrescia – disoccupazione giovanile molto alta, i giovani che non vanno più a scuola, che non lavorano, una disoccupazione in ambito femminile molto alta.
Immaginiamo che nel quadro non solo nazionale ma europeo la Sicilia è tra le regioni italiane peggiori in un ambito comunitario dove si registrano dei dati che sono pressappoco mortificanti, non si può restare a guardare. Questa Sicilia ha bisogno di interventi strutturali, ha bisogno di investimenti importanti, ha bisogno di avere un’economia di scala che sia proattiva anche in un ambito di nuove politiche e penso alla digitalizzazione”.

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