E’ grave quanto accaduto nelle acque internazionali, ancora una volta un peschereccio siciliano è oggetto di aggressione con l’uso di armi, questa volta per parte libica. Il fatto di cronaca conferma quanto sia esplosivo il clima nel mar Mediterraneo.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Generale Ugl Sicilia.
Che aggiunge “Questa volta a pagarne le spese il motopesca Orizzonte iscritto al Compartimento marittimo di Siracusa, colpito, in acque internazionali, con raffiche di mitraglia per cause che non si conoscono, danneggiato quasi irreparabilmente al punto che si è reso necessario l’intervento della Marina Militare italiana in soccorso. Fortunatamente illesi i membri dell’equipaggio, ma la paura e tanta e la paico torna a salire”.
Il segretario Messina entra nel merito dell’ennesima vicenda di cronaca accaduta nel Mediterraneo “Il governo nazionale del presidente Meloni si è distinto per una robusta azione diplomatica a sostegno del processo democratico e di crescita economica e sociale dell'”area maghrebina. In tal senso, come Ugl auspichiamo che si apra il dossier pesca all’interno del Memorandum non solo con la Libia, ma anche con la Tunisia, l”Algeria, il Marocco, l’Egitto e gli altri paesi mediorientali che si affacciano nel Mediterraneo e che vantano interessi economici nella pesca”.
Anche lo strumento della Zona Economica Esclusiva, approvato dal parlamento italiano con legge nazionale n. 91 il 14 giugno del 2021 – rilancia il sindacalista – attende il completamento dell’iter istituzionale per avviare il confronto con i paesi frontalieri interessati alla delimitazione dei confini marittimi in applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982. Anche su questa partita chiediamo al governo nazionale di farsi parte attiva ed all’esecutivo regionale di promuovere un’azione politico-istituzionale in tale direzione”.
Come recita il secondo comma dell’articolo 1 della legge 91/2021 “All’istituzione della zona economica  esclusiva,  che  comprende tutte le acque circostanti il mare territoriale o parte di  esse,  si provvede  con  decreto  del  Presidente  della   Repubblica,   previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su  proposta  del  Ministro degli  affari  esteri  e  della   cooperazione   internazionale,   da notificare agli Stati il cui territorio e’  adiacente  al  territorio dell’Italia o lo fronteggia”.
Ed il terzo comma recita “I limiti esterni della zona economica esclusiva sono determinati
sulla base di accordi con gli Stati di cui al comma 2, soggetti  alla procedura di autorizzazione alla ratifica prevista  dall’articolo  80 della Costituzione. Fino alla data  di  entrata  in  vigore  di  tali accordi,  i  limiti  esterni  della  zona  economica  esclusiva  sono stabiliti in  modo  da  non  compromettere  od  ostacolare  l’accordo finale”.
“Come Ugl – conclude Messina – attendiamo segnali in questa direzione a garanzia della sicurezza in mare dei pescatori e a tutela degli interessi nazionali”.

Condividi il contenuto di questo articolo