“Nel giorno della Festa della Liberazione da Castelvetrano giunge il messaggio forte ed inequivocabile di liberazione dalla Mafia, così come nel 1943 il paese venne liberato dal nazifascismo”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia a margine della cerimonia “Memoria nostra”, iniziativa nata a Castelvetrano (TP) per affermare la legalità e per onorare chi ha sacrificato la vita per combattere la mafia.
“Una ricorrenza vissuta diversamente, lontano dalle polemiche e con al centro il messaggio forte di condanna ad ogni forma di soppressione e violenza da parte di qualsiasi regime totalitario – aggiunge Messina – per l’affermazione di una società giusta, fondata sui principi costituzionali e sui valori di difesa della Patria”.


A Castelvetrano, nel sistema delle piazze, alla presenza del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, l’evento ha previsto lo svelamento della teca che custodisce i resti della “Quarto Savona Quindici”, l’auto scorta di Giovanni Falcone sulla quale viaggiavano il giorno della strage di Capaci i poliziotti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.


All’iniziativa moderata dal giornalista del Corriere della Sera Maria Felice Cavallaro hanno partecipato, tra gli altri, la vedova dell’agente di scorta e presidente dell’associazione “Quarto Savona 15” Tina Montinaro, il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza, il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, il presidente della commissione Antimafia Regionale Antonio Cracolici, e l’assessore alle attività produttive della Regione Siciliana Edmondo Tamajo. Tra i partecipanti molti sindaci del territorio belicino e gente comune.

 

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