Il settore della pesca siciliano rischia di uscire con le ossa rotte dalla imminente pubblicazione del decreto di ripartizione della quota del tonno rosso per la campagna pesca del 2023.
A dichiararlo congiuntamente Giuseppe Messina Segretario Ugl Sicilia, Nino Accetta Presidente Regionale di Fedagripesca di Confcooperative Sicilia, Santino Adamo Responsabile regionale Federpesca e Piero Forte Presidente di Anapi Pesca Sicilia.
Se dovessero rispondere a verità le indiscrezioni trapelate – dicono Messina, Accetta, Adamo e Forte – uscirebbe fuori un regime autorizzativo ministeriale che potrebbe pregiudicare l’attività di pesca per il 2023 di tutti i soggetti titolati alla cattura al pesce spada, danneggiando il comparto e mettendo a repentaglio i livelli occupazionali.
Comprendiamo le ragioni dell’allarme lanciato dalle 4 Organizzazioni dei Produttori (3 di queste siciliane) che rappresentano la quasi totalità del comparto – aggiungono – e ne sosteniamo anche le motivazioni a corredo di una richiesta di immediato incontro. È necessario che ciò avvenga alla presenza delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali e delle Organizzazioni di Produttori stesse, per superare le criticità trapelate e scongiurare, ancora una volta, una ingiustizia che dura ormai da parecchi anni.
Confidiamo – concludono – nell’immediato intervento del nostro Assessore regionale alla pesca, Luca Sammartino, affinchè si faccia portavoce con il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentate e delle foreste, Francesco Lollobrigida, di queste “preoccupazioni” e chieda il tavolo tecnico.

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