Il caro biglietto per i collegamenti aerei da e per la Sicilia è l’ennesima beffa per i siciliani, il governo regionale intervenga a tutela dei cittadini e del diritto costituzionale alla mobilità.

Abbiamo presentato una richiesta di intervento al governo regionale di costituzione di un tavolo di confronto per sostenere i diritti dei consumatori siciliani vessati da maggiori oneri sia per il trasporto merci che passeggeri.

La coesione territoriale non si raggiunge penalizzando gli isolani negli spostamenti da e per il continente il governo Schifani, in continuità con il precedente esecutivo regionale, difenda a Roma la norma costituzionale approvata nei mesi scorsi per il riconoscimento del ristoro per abbattere i maggiori costi di trasporto dovuti alla condizione di insularità.

Esprimiamo forte preoccupazione per il caro biglietti aerei da e per la Sicilia, mai come quest’anno, però, complice soprattutto la mastodontica impennata dei prezzi delle materie prime come il carburante, potersi permettere un viaggio da e per la Sicilia risulta impresa ardua. E’ comunque incomprensibile e ingiusto che i siciliani devono pagare il conto.

Soprattutto in questo periodo che c’è una richiesta maggiore da parte del mercato, come, le cosiddette low cost si trasformano in high cost con tariffe che in molti casi sono nettamente superiori a quelle praticate dalla compagnia di proprietà dello Stato.

Quest’anno sono stati superati i livelli di traffico aereo dopo il periodo pre-Covid, nonostante questo importante flusso, i vettori hanno deciso di ridurre il numero di voli per Fiumicino e aumentare notevolmente i prezzi, provocando così un danno francamente inaccettabile per i siciliani.

Lo dichiarano Franco Arena, presidente regionale di UGCons Sicilia e Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia

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