Siamo soddisfatti per  il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri che mira a salvare dalla chiusura l’Isab Lukoil a causa dell’embargo sul petrolio russo. L’impegno del ministro per le Imprese ed il Made in Italy Adolfo Urso e di tutto il governo Meloni di trovare una soluzione prima del 5 dicembre è stato rispettato ed è una boccata d’ossigeno per le migliaia di famiglie interessate. La novità rispetto ai governi precedenti è che, con l’esecutivo Meloni è’ passato il principio della tutela degli interessi nazionali sui settori strategici come quello del polo industriale della provincia di Siracusa.

A dichiararlo il Segretario Ugl Sicilia Giuseppe Messina, il Segretario territoriale di Siracusa Tonino Galioto e Peppino Furci, Segretario provinciale della Federazione Chimici del sindacato.

La decisione era attesa da mesi – aggiungono – ed in pochissimo tempo il dossier ha trovato una soluzione attraverso una norma specifica che punta a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e l’operatività degli impianti.

Per il Sindacato Ugl si tratta di una scelta politica più volte auspicata e che tutela la produzione ed i livelli occupazionali, garantendo la continuità del lavoro nella raffineria Isab che impiega con l’indotto circa 10 mila persone.

Adesso il cambio di passo è necessario al rilancio del Polo petrolchimico – concludono Messina, Galioto e Furci – anche in chiave prospettica con investimenti sul sito per puntare alla transizione energetica.

Condividi il contenuto di questo articolo