L’UGL Salute, rilevando l’esclusione dai processi di stabilizzazione degli operatori sanitari Covid contrattualizzati con contratti Co.Co.Co. e selezionati con procedura click day, chiede a tutte le Aziende Sanitarie e ai Presidi Ospedalieri della provincia di Palermo di adeguare i bandi di stabilizzazione già pubblicati prevedendo l’inclusione di questi lavoratori ingiustamente esclusi.
A dichiararlo Enzo Ginnastica, segretario provinciale UGL Salute di Palermo.
Prosegue il sindacalista: “Chiediamo che il servizio svolto con abnegazione e spirito di sacrificio da questo personale precario (al netto di contrattualizzazione e modalità di selezione) venga riconosciuto, consentendo a chi ha maturato i 18 mesi di servizio (di cui 6 nell’emergenza Covid) da gennaio 2020 a giugno 2022 o i 36 mesi previsti dalla legge Madia di accedere ai processi di stabilizzazione”.
Critico l’atteggiamento del sindacato nei confronti di tutte quelle Aziende Sanitarie e di tutti quei Presidi dell’Area Metropolitana di Palermo che, con atteggiamento discriminatorio, stanno procedendo alle stabilizzazioni esclusivamente dei lavoratori con contratti a tempo determinato.
“Per quanto esposto – aggiunge Ginnastica – chiediamo che tali precari, così come previsto dalla normativa nazionale, siano coinvolti nella stabilizzazione previo espletamento di prove selettive”.
” Servono interventi univoci e condivisi e sollecitiamo l’assessorato regionale della Salute ad avviare con il Sindacato una interlocuzione per aggiustare tutte le criticità evidenziate”.

Condividi il contenuto di questo articolo