“Sulla Piattaforma integrata di Timpazzo nel territorio del Comune di Gela, dopo il provvedimento della Regione Siciliana che elimina il limite massimo giornaliero di rifiuti conferibili, si sono riaccesi i riflettori e le polemiche sull’utilizzo della discarica per R.S.U. che serve i comuni del sud della Provincia di Caltanissetta ed era gestita dall’ Ato Ambiente CL2 in liquidazione fino a due anni fa, allorquando è subentrata la società “Impianti Srr” nella gestione del sistema Tmb, esprimiamo la nostra preoccupazione. Da tempo segnaliamo la necessità di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali e regionali a garanzia dei posti di lavoro, della sicurezza sul luogo di lavoro, del futuro dell’impianto e del servizio di smaltimento dei rifiuti nel territorio”.

A dichiararlo il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola.

“Chiediamo di cambiare le modalità di organizzazione del lavoro nel porta a porta del cantiere cittadino e ci rendiamo disponibili ad interloquire con l’assessorato regionale per evitare la saturazione del sito Timpazzo e la conseguente perdita di posti di lavoro.”

Al centro dell’azione dell’Ugl Igiene Ambientale nissena proprio la gestione dei cantieri cittadini e la struttura di contrada Timpazzo che è stata autorizzata, con provvedimento del dirigente generale del 4 maggio 2018, ad operare nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie; e grazie all’aumento della raccolta differenziata porta a porta e all’utilizzo di processi di lavorazione per il rifiuto indifferenziato, quali tritovagliatura e biostabilizzazione, sono state ridotte le quantità di rifiuto in ingresso e diminuito l’impatto ambientale.

All’interno dell’area della discarica Timpazzo è nato, difatti, un nuovo impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti solidi urbani. Il TMB con  appositi macchinari separa la frazione umida (l’organico da bioessicare) dalla frazione secca (carta, plastica, vetro, inerti, ecc.); quest’ultima frazione è riciclata oppure usata per produrre combustibile derivato dai rifiuti(CDR) rimuovendo i materiali incombustibili.

Per il sindacato la preoccupazione resta comunque  tanta nella gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio gelese e nella gestione dei cantieri cittadini.

“In città, oltre alle sorti di Timpazzo, sito sul quale si staglia il rischio della saturazione, ci sono da delineare le condizioni del nuovo servizio in house, che dovrebbe partire a settembre, anche se i tempi non sono stati definiti con assoluta precisione – aggiunge Caiola – ed è per tali ragioni che abbiamo scritto all’assessore al ramo, Cristina Malluzzo, per chiedere un incontro dove affrontare le criticità attuali e pensare ad una nuova organizzazione del lavoro nella raccolta porta a porta ed anche per il sito produttivo di Timpazzo”.

“Come Ugl – chiarisce – sosteniamo l’attuazione di soluzioni diverse rispetto all’attuale organizzazione del servizio di raccolta nei cantieri cittadini. Dobbiamo sostenere tre turni settimanali, massacranti, che mettono a dura prova tutti i lavoratori. Non è un caso che nel tempo si siano verificati infortuni seri che per il futuro vanno sicuramente evitati. Anche come organizzazione sindacale, vogliamo avanzare delle proposte migliorative che garantiscano soprattutto la sicurezza sul luogo di lavoro”.

“Attendiamo riscontri dal municipio – conclude – per poter avere un confronto aperto e operativo che possa affrontare tutti gli aspetti fondamentali del sistema rifiuti locale con lo spirito di una condivisa soluzione per il bene del territorio e dei cittadini”.

Condividi il contenuto di questo articolo