“Esprimiamo forte preoccupazione per la mancanza di attenzione della politica regionale nei confronti dell’annosa vicenda legata ad una parte dei lavoratori della SAS, società partecipata della Regione Siciliana che da decenni svolgono il proprio lavoro a supporto delle strutture dipartimentali e degli uffici periferici regionale con un utilizzo parziale in termini di impegno orario”.
A dichiararlo Ernesto Lo Verso, Segretario regionale Ugl Autonomie.
“Con l’approssimarsi dell’avvio della discussione in Aula all’Ars del disegno di legge di stabilità regionale 2022 – prosegue – avvertiamo uno scollamento politico sulla necessità, più volte sollecitata in questi anni dall’Ugl, di aumentare le ore lavorate ai fini dell’ottenimento del full time per tutti i lavoratori interessati”.
“Le rassicurazioni del passato non hanno mai prodotto il risultato auspicato – precisa Lo Verso – e si rischia di perdere l’ennesima opportunità di creare le condizioni orarie affinchè questi dipendenti, qualificati e professionalizzati, possano garantire, stante le gravi carenze di personale regionale in servizio, la propria prestazione lavorativa a tempo pieno ed a beneficio dei servizi erogati dalla Regione siciliana a cittadini ed utenti”.
Il Segretario regionale della Federazione Autonomie dell’Ugl aggiunge che: “Ancora una volta abbiamo operato come Ugl affinchè attraverso un apposito emendamento, si possa tornare a discutere del tempo pieno per i lavoratori della SAS in sede di approvazione della legge di stabilità regionale e ringraziamo i parlamentari Alessandro Aricò e Sergio Tancredi per aver sostenuto la nostra proposta emendativa ed auspichiamo che si possa trovare il consenso unanime da parte di tutto il Parlamento siciliano per poter utilizzare, con il massimo delle ore previste dal contratto, il personale in questione e porre fine ad un percorso lungo 12 anni per il riconoscimento del diritto al lavoro e della retribuzione piena”.
“L’Ugl chiede al governo regionale ed a tutta al deputazione siciliana all’Ars, ognuno per le proprie competenze – conclude Lo Verso – di attivare le procedure ed i percorsi necessari per raggiungere questo importante traguardo nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini. Resta inteso che in assenza di atti concreti nella direzione auspicata dai lavoratori della SAS, l’Ugl scenderà in piazza per far valere i diritti dei lavoratori da troppo tempo disattesi”.