Il quadro di crisi energetica senza precedenti che ha colpito l’economia italiana ed anche il petrolchimico del siracusano, per il duplice effetto della pandemia e della guerra russo-ucraina con le sanzioni attuate, rischia di far saltare la sostenibilità sociale sul territorio se non si interviene con celerità.
È quanto dichiarano Tonino Galioto, Segretario territoriale Ugl Siracusa e Peppino Furci, segretario provinciale della Federazione chimici, a margine dell’incontro presso il PalaRegione  di Catania, al quale ha partecipato anche il Segretario Ugl Sicilia, Giuseppe Messina.
Dall’incontro con il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, l’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano, il Prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto ed il dirigente generale del Dipartimento regionale attività produttive, Carmelo Frittitta, è emerso che senza un intervento immediato del governo nazionale,  il collasso produttivo ed economico del polo industriale, la cui situazione si è aggravata negli ultimi mesi, è dietro l’angolo – aggiungono i due sindacalisti – ed è una vertenza vitale che va affrontata e sostenuta da tutti gli attori istituzionali e dai corpi intermedi agendo nella stessa direzione di marcia
Come Ugl – concludono Galioto e Furci – abbiamo chiesto all’esecutivo regionale di continuare a sostenere le ragioni economiche e sociali del territorio nei confronti del governo centrale perché la vertenza si complica sempre più ed è incomprensibile il silenzio del Mise rispetto ad un possibile scenario devastante per la Sicilia senza una seria azione, con misure immediate e di medio periodo, per salvaguardare un’attività strategica a livello nazionale.
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