L’Ugl Salute ha partecipato a Messina alla mobilitazione nazionale del personale della ricerca sanitaria pubblica, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e degli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs), promossa e coordinata dall’Associazione Ricercatori in Sanità (Arsi), insieme i ricercatori dell’Irccs Bonino Pulejo di Messina, che chiedono l’avvio delle procedure di stabilizzazione. E’ un paradosso tutto italiano quello di non prevedere una dotazione organica per il personale che si occupa dello sviluppo della ricerca sanitaria per garantire la continuità dell’innovazione di terapie e diagnosi innovative per malattie rare, gravi e debilitanti, trattate proprio negli Irccs-Izs e per il rispetto delle Direttiva europea 1999/70 sull’utilizzo dei contratti a termine.

Il Segretario Territoriale dell’Utl/Ugl di Messina, Tonino Sciotto, ha evidenziato l’importanza strategica del personale della ricerca e di supporto alla ricerca degli Irccs all’interno del servizio sanitario nazionale. Sono 1300 i ricercatori di Irccs Pubblici e Istituti Zooprofilattici ed hanno un’anzianità di precariato che va dai 5 ai 20 anni:  “non si comprende come in un momento storico come quello che stiamo attraversando tra le poche categorie di cui non si parla per un diritto alla stabilizzazione ci siano proprio i Ricercatori degli Irccs, personale che ha ricoperto un ruolo chiave durante la pandemia e che tiene alta la bandiera della ricerca italiana nel mondo nonostante i continui tagli ai finanziamenti pubblici per la ricerca”.

Per il candidato di Ugl Salute all’Irccs Bonino Pulejo per le prossime elezione RSU del 5-6-7 aprile, Fabrizio Denaro: ”la piramide della ricerca ha permesso al personale della ricerca di uscire da una giungla di contratti atipici, riconoscendo diritti che fino ad allora erano un miraggio. Però non è abbastanza, non è accettabile che lavoratori altamente qualificati, dopo 5-10-15 anni di precariato si ritrovino a dover ripartire da zero, come se fosse il primo giorno di lavoro e con una prospettiva di ulteriori 10 anni di precariato. Inoltre in mancanza della definizione di regole sulla dotazione organica della ricerca, il pericolo concreto e reale è che questo personale si ritrovi a conclusione del ciclo contrattuale in un limbo normativo senza assicurazioni per la prosecuzione dell’attività lavorativa. Da qui la richiesta di incontro con il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza affinché si facciano promotori in Conferenza delle Regioni del problema del personale della ricerca degli Irccs pubblici e degli Izs . Chiederemo di proporre un’integrazione  al documento programmatico Fabbisogni di personale sanitario,  approvato lo scorso 2 marzo dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, prevedendo un paragrafo dedicato alle dotazioni organiche dei ricercatori ed alla loro stabilizzazione. L’obiettivo è uno solo stabilizzare questo personale e valorizzarne le qualità e il know-how, prima che scappi verso i privati o peggio all’estero facendo perdere gli investimenti fatti con soldi e finanziamenti pubblici”.

L’Ugl Salute sostiene e supporta le richieste dell’Arsi, e auspica che l’azione congiunta dei ricercatori e delle organizzazioni sindacali possa far si che il Ministro della Salute accolga le richieste volte alla creazione delle dotazioni organiche della ricerca negli Irccs e negli Istituti Zooprofilattici e alla stabilizzazione dei ricercatori e del personale di supporto alla ricerca.

 

 

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