Si è tenuto a Pergusa (Enna) il Consiglio Direttivo della Unione Regionale UGL Sicilia, nel primo anniversario dall’insediamento. Ai lavori hanno partecipato i componenti del Consiglio Direttivo UR UGL Sicilia, i segretari delle UUTTLL UGL Sicilia, i segretari regionali di categoria delle Federazioni UGL e il segretario generale della UGL, Francesco Paolo Capone.
Un momento di confronto nel quale è stata ripercorsa l’attività svolta dal segretario regionale UGL Sicilia, Carmelo Giuffrida, insieme ai segretari che lo hanno affiancato in incontri, tavoli di confronto e vertenze. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo centrale delle regioni nell’azione sindacale e la necessità di rafforzare ulteriormente una visione condivisa di sviluppo dell’organizzazione, anche attraverso il potenziamento dei servizi.
“Le regioni rappresentano un livello decisivo per l’azione sindacale, perché è sui territori che si misurano concretamente lavoro, sviluppo e coesione sociale – ha dichiarato il segretario generale Francesco Paolo Capone –. Rafforzare il ruolo delle strutture regionali significa rendere l’Ugl più vicina ai bisogni reali di lavoratori e imprese. Il Consiglio regionale conferma una forte unità di intenti e una visione condivisa di crescita del sindacato, che passa anche dal potenziamento dei servizi e dalla capacità di intercettare nuove esigenze”.
Il segretario regionale UGL Sicilia, Carmelo Giuffrida ha sottolineato il lavoro portato avanti dalla struttura sindacale e le priorità attuali dell’organizzazione.
“Desidero ringraziare tutti i segretari e ogni componente delle diverse articolazioni territoriali dell’Ugl Sicilia per il lavoro coeso e costante che svolgono quotidianamente a tutela degli iscritti – ha affermato Giuffrida –. Un impegno che ha già prodotto risultati concreti, come il rinnovo di importanti contratti collettivi, e che continua anche sul fronte delle politiche regionali. In queste settimane l’attenzione è massima sulla finanziaria regionale di prossima approvazione: ci auguriamo che le scelte che verranno compiute non dimentichino, né penalizzino, imprese, famiglie e lavoratori, che restano il perno della tenuta economica e sociale dell’Isola”.