“L’adesione del 75 per cento dei lavoratori di Atm allo sciopero del 16 ottobre contro il contratto integrativo, stilato senza il coinvolgimento dei sindacati, manifesta chiaramente l’insoddisfazione della maggioranza dei dipendenti, oltre la ferma presa di posizione contro le accuse di bullismo e vessazioni, ad oggi cadute nel vuoto, nei confronti di dodici lavoratori che, secondo l’azienda che si è avvalsa di una segnalazione anonima rilasciata su un sistema interno, avrebbero messo in atto nei confronti di alcuni presunti lavoratori”.
I segretari provinciali della Filt Cgil Anselmo Gandolfo, della Fit Cisl, Rosanna Grimaudo, della Faisa Cisal Rosario Gentile e dell’ Ugl Mario Parrinello commentano così il partecipato sciopero, tenuto ieri per quattro ore, dai lavoratori dell’Atm Spa Trapani, l’azienda di trasporto pubblico.
“Si tratta – dicono i sindacalisti – del primo di una serie di scioperi, il prossimo di otto ore, pronti a programmare finché i rappresentanti dell’Atm non comprendono, anzitutto, la poca correttezza formale e sostanziale di un contratto integrativo stilato in maniera unilaterale e che non tiene conto delle esigenze dei dipendenti, oltre che sottoscritto da sigle sindacali che, eccetto una, non sono firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro”.
Tra gli articoli del contratto integrativo che la Filt Cgil, la Fit Cisl, la Faisa Cisal e l’Ugl contestatano c’è la cancellazione, a decorrere dal prossimo dicembre, dei premi incentivanti attribuiti rispetto alle diverse tipologie di lavoro. Un diritto, quest’ultimo, frutto di precedenti accordi e acquisito dai lavoratori.
“Sarebbe ora – dicono i segretari provinciali della Filt Cgil Anselmo Gandolfo, della Fit Cisl, Rosanna Grimaudo, della Faisa Cisal Rosario Gentile e dell’ Ugl Mario Parrinello – che, dopo un anno e mezzo di trattative e incontri in Prefettura, si raggiungesse l’accordo per un contratto integrativo aziendale che non cancelli i diritti dei lavoratori così come prevede il contratto presentato dall’Azienda, lo scorso 13 settembre, e contro cui è scesa in piazza la netta maggioranza dei dipendenti di Atm. Da parte nostra – concludono – c’è, comunque, la volontà di tornare al tavolo della trattativa per la stesura di un contratto integrativo che risponda alle aspettative di tutti i lavoratori”.