Si è svolta venerdì 9 febbraio presso la sede UGL Messina la proiezione della rappresentazione teatrale “Magazzino 18” di Simone Cristicchi. Un momento di aggregazione che ha messo insieme diverse generazioni e le comunità di UGL Messina, Comitato 10 febbraio, circolo Vento dello Stretto, Associazione Atreju e del costituendo Centro Studi Quo Usque Tandem. L’evento rientra tra le manifestazioni del “Giorno del Ricordo”
Magazzino 18 é una rappresentazione teatrale in cui vengono narrate le storie d’Italiani che sono state vittime della pulizia etnica e delle foibe da parte delle truppe comuniste del maresciallo Tito, o che hanno vissuto l’esodo dalle terre di Fiume, Istria e Dalmazia occupate dall’esercito titino. Italiani che anche quando si rifugiarono in Italia furono incompresi in quanto ritenuti fascisti che scappavo dal sol dell’avvenire del comunismo o perché ritenuti delinquenti che rubavano spazio agli italiani. Ai tempi pochi capirono che si trattava di gente semplice che aveva perso tutto, tranne la dignità, per il solo fatto di essere italiani.
L’opera prende il nome dal Magazzino 18, un luogo reale che si trova nel porto vecchio di Trieste dove sono custodite gli oggetti che gli esuli inviavano in Italia ma che non hanno più recuperato. “Un pezzo della nostra storia che continua a vivere ed è viva dentro quelle pareti.-affermano i rappresentanti delle associazioni coinvolte nell’evento-Una pagina tristissima dell’Italia che non possiamo dimenticare ed abbiamo l’obbligo di tramandare.
“Momenti come il giorno del ricordo servono anche a questo, ad unire ed avere una memoria comune, su pezzi della nostra storia che non hanno colore politico. Nulla a che vedere con chi cerca di farlo diventare un momento di divisione per l’Italia“, si legge in una nota di UGL Messina.
“Purtroppo dobbiamo segnalare proprio a Messina una polemica inutile e sterile. A seguito di una circolare del Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale nella quale si segnalava le modalità per seguire da remoto una cerimonia organizzata dalla Prefettura, dal Comune di Messina e dall’Associazione dei congiunti uccisi o scomparsi in Jugoslavia per il giorno del Ricordo. A questa nota ha fatto seguito una comunicazione di un’organizzazione sindacale nella quale si evidenziava un intollerabile sconfinamento in tema di libertà da parte del Dirigente Scolastico.
Ecco queste sono le cose a cui non vorremmo mai assistere! A volte è meglio tacere… Per cantarla come Cristicchi– conclude la nota – “state attenti a voi e a li vostri figli nun fateli studià nun fateli informà, sarà una vita di gioia e felicità , nell’ignoranzità fateli sguazzà, fategli sto regalo di gioia serenità…ma é meglio nun sapé ma chi te lo fa fa ma io questa storia quà te la voglio raccontà“”.