Le segreterie regionali di FP CGIL, UIL FPL e UGL Autonomie denunciano l’ennesima presa in giro ai danni dei lavoratori ASU dei Dipartimenti Beni Culturali e Infrastrutture della Regione Siciliana.

Nonostante le ripetute rassicurazioni e le previsioni contenute nell’art. 10 della L.R. 1/2025, che autorizza l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 258 unità nei siti culturali e 19 unità del partenariato sociale, l’iter di stabilizzazione resta inspiegabilmente fermo.

Il CdA di SAS ha già approvato il 9 settembre 2025 la documentazione necessaria, trasmessa con le relative asseverazioni del Collegio sindacale. Eppure – denunciano i sindacati – non si è dato seguito agli atti conclusivi, a causa di ritardi e inerzie imputabili al Dipartimento regionale dell’Economia e all’Ufficio Partecipate.

“È inaccettabile che, a fronte di un percorso già definito e sostenuto anche dalla Presidenza della Regione, si continui a rinviare una misura attesa da anni dai lavoratori, generando sconforto e sfiducia – dichiarano le tre sigle sindacali –. Basta promesse non mantenute: servono immediatamente gli atti autorizzativi e un cronoprogramma pubblico e vincolante per le assunzioni.”

Per queste ragioni FP CGIL, UIL FPL e UGL Autonomie proclamano lo stato di agitazione del personale interessato e annunciano una serie di iniziative di mobilitazione progressiva, fino a presìdi permanenti presso la Presidenza della Regione, l’Assessorato all’Economia e la V Commissione Lavoro, qualora non arrivino risposte concrete e in tempi certi.

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