Nel Mezzogiorno italiano, la povertà e la deprivazione materiale rappresentano una realtà drammatica, con oltre il 40% della popolazione di Calabria, Sicilia e Campania a rischio povertà o in condizioni di grave deprivazione materiale. Secondo i dati Eurostat del 2023, la Sicilia si posiziona al 238° posto tra le 243 regioni europee per rischio povertà, con il 40,7% della popolazione colpita da questa condizione. Peggio dell’isola si classificano solo alcune regioni, tra cui Ceuta (Spagna), Campania, Sud-Est della Romania, Calabria e Guyana francese, che chiude la classifica con il 60,3%.

Questi dati evidenziano il netto divario tra le regioni del Sud e alcune aree del Nord Italia. Bolzano, ad esempio, si posiziona al primo posto in Europa con solo il 5,8% della popolazione a rischio, seguita da Emilia Romagna (7,4%) e Trento (10,6%).

La disparità territoriale interna all’Italia è quindi evidente, con alcune regioni meridionali che occupano gli ultimi posti della classifica europea, mentre altre regioni settentrionali si collocano tra le migliori in termini di benessere socio-economico.

 

Lo rende noto l’Ufficio Stampa dell’UGL Sicilia sulla base dei dati forniti dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea.

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