Il Giudice del Lavoro di Enna ha accolto il ricorso presentato da diverse operaie forestali mediante l’ufficio legale dell’UGL, con l’Avv. Carmelo Sebeto, che rivendicavano l’anno in cui sono state assenti dal lavoro a causa della maternità ai fini del computo in graduatoria, sia come anni di lavoro I.R.F. che come anni di iscrizione nelle liste di collocamento, ovvero
“Anni EE.AA.”.
Il datore di lavoro ed il Centro per l’Impiego dovranno quindi provvedere all’aggiornamento della graduatoria assegnando tali punteggi con corrispettivo superiore riposizionamento della ricorrente.
Inoltre, stante che la lavoratrice ha subito un danno a causa di una mancata attribuzione precedente del corretto punteggio, si configura in suo favore il diritto al risarcimento dei danni.
Il segretario regionale dell’UGL del comparto, Francesco Arena, esprime grande soddisfazione per il risultato giudiziario ottenuto che restituisce dignità alle lavoratrici donne ed elimina una
illegittima disparità di trattamento.
“ L’assenza dal lavoro per compiere e portare a termine una maternità spiega Arena  – aggiunge non può penalizzare una lavoratrice donna solo perchè tale, giacché lederebbe il principio di eguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione,
ponendo in essere un’arbitraria disparità di trattamento in favore dell’uomo che,
non in grado di procreare, può agevolmente prestare servizio ottenendo il riconoscimento di anni di anzianità maggiori rispetto a quelli che può conseguire una donna.
”Nonostante la chiara disposizione normativa e le diverse rivendicazioni sindacali, alla luce
dell’opposizione mostrata dall’amministrazione regionale  – conclude Arena – l’UGL ha subito attivato la procedura giudiziaria con il nostro ufficio legale per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici, ottenendo ennesima vittoria che conferma la bontà e la giustizia delle idee messe in campo.

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