Completata l’attuazione finanziaria dell’articolo 36 dello Statuto Siciliano, con il via libera, nei prossimi giorni, da parte del Consiglio dei Ministri, occorrerà intervenire nella prossima legislatura per l’aggiornamento dello strumento autonomistico della Sicilia.
A dichiararlo Giuseppe Messina, segretario Ugl Sicilia, in occasione del 76° anniversario dell’Autonomia Siciliana.
È da vent’anni che giace in parlamento il progetto di riforma – prosegue – è auspico che la nuova composizione parlamentare a Sala d’Ercole non si occupi solo di norme spot ma degli interventi strutturali necessari all’Isola per il decollo economico ed occupazionale.
Va riscoperta la centralità mediterranea della Sicilia – aggiunge Messina – cogliendo le opportunità determinate dall’innovazione e rispondendo con prontezza ai nuovi parametri di approvvigionamento energetico con la guerra russo-ucraina. Un nuovo Statuto per puntare su un modello industriale che valorizzi le materie prime della terra con un processo di trasformazione che dia valore aggiunto alle tante eccellenze dell’agroalimentare siciliano da offrire, unitamente all’immenso patrimonio storico, culturale ed enogastronomico ai flussi turistici.
Un nuovo modello di industria leggera – chiarisce il segretario dell’Ugl siciliana – che non dimentichi i quattro siti industriali presenti, in crisi e che vanno rilanciati per tornare protagonisti nel più vasto processo di transizione ecologica a garanzia delle produzioni e dei livelli occupazionali.
In tutto questo – conclude – l’Ugl non farà mancare il proprio sostegno ad un rinnovamento politico che privilegi il sostegno alle imprese, ai lavoratori, ai deboli, favorendo l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e delle donne, che rappresentano il vero valore aggiunto di una nuova primavera di rivoluzione economica, produttiva e sociale in Sicilia.